Sostituzione impianti termici con caldaia a condensazione


Benefici economici:

  • Massima spesa agevolabile: da € 46.154 a € 60.000
  • Percentuale di detrazione: da 50% a 65%
  • Limite di detrazione: € 30.000

Requisiti minimi di accesso:

  • Immobile esistente
  • Immobile deve essere già dotato di impianto di climatizzazione invernale (funzionante o riattivabile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria)
  • Ai fini della detrazione, il beneficiario deve avere sede/residenza fiscale in un comune italiano
  • Percentuale di detrazione

    A) Per gli impianti dotati di caldaie a condensazione la detrazione è pari al 50%;

    B) Per le caldaie a condensazione con la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti la detrazione è pari al 65%;

    C) Per gli impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione la detrazione è pari al 65%.

     

  • Scadenza

    31 Dicembre 2024

  • Metodo di godimento

    • Detrazione fiscale in 10 rate annuali

    Esclusi i soggetti che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o ad imposta sostitutiva (es. soggetti in regime forfettario di cui all’art. 1, commi 54 a 89, Legge n. 190/2014);

    • Sconto in fattura  (anche per i soggetti che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o ad imposta sostitutiva).Opzione non esercitabile per gli interventi iniziati a partire dal 17 febbraio 2023;
    • Cessione del credito  (anche per i soggetti che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o ad imposta sostitutiva). Opzione non esercitabile per gli interventi iniziati a partire dal 17 febbraio 2023.

  • Interventi agevolabili

    A) Interventi  di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti  dotati di caldaie a condensazione per il riscaldamento dell’ambiente o  per il riscaldamento dell’ambiente e la produzione di acqua calda. La caldaia può essere alimentata  a gas naturale (metano), GPL, gasolio;

    B) Interventi  di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti  dotati di caldaie a condensazione con la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02. L’impianto può essere utilizzato per il riscaldamento dell’ambiente o  per il riscaldamento dell’ambiente e la produzione di acqua calda. La caldaia può essere alimentata  a gas naturale (metano), GPL, gasolio;

    C) Interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione.

  • Interventi esclusi

    Sono esclusi dall’agevolazione gli interventi che si configurano come nuova installazione.

  • Requisiti dell'intervento

    L’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale dell’impianto di climatizzazione invernale esistente.

    In tutti gli interventi, ove tecnicamente possibile, sono installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica corredate dalla certificazione del fornitore, ovvero altro sistema di termoregolazione per singolo ambiente, con l’esclusione:

    1. dei locali in cui l’installazione di valvole termostatiche o altra regolazione di tipo modulante agente sulla portata sia dimostrata inequivocabilmente non fattibile tecnicamente nel caso specifico;
    2. dei locali in cui è installata una centralina di termoregolazione con dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente;
    3. degli impianti al servizio di più locali, ove è possibile omettere l’installazione di elementi di regolazione di tipo modulante agenti sulla portata esclusivamente sui terminali di emissione situati all’interno dei locali in cui è presente una centralina di termoregolazione, anche se questa agisce, oltre che sui terminali di quel locale, anche sui terminali di emissione installati in altri locali;
    4. degli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C.

    Il motivo della eventuale mancata installazione delle suddette valvole termostatiche è riportato nella dichiarazione di conformità resa ai sensi del DM 22 gennaio 2008, n. 37, a cura dell’installatore e, ove prevista, nella relazione tecnica di cui all’articolo 8, comma 1, del D.lgs n. 192/2005, redatta a cura del tecnico abilitato.

    Per tutti gli interventi la potenza termica complessiva dei nuovi generatori di calore installati non può superare per più del 10% la potenza complessiva dei generatori di calore sostituiti, salvo che l’aumento di potenza sia motivato con la verifica dimensionale dell’impianto di riscaldamento condotto secondo la norma UNI EN 12831. Nel caso di generatori di calore unifamiliari combinati, destinati alla climatizzazione invernale e alla produzione di acqua calda sanitaria, sono comunque ammesse potenze nominali fino a 35 kW. Nel caso sia prevista la produzione di acqua calda sanitaria per una pluralità di utenze, gli interventi rispettano il comma 6 dell’articolo 5 del DPR 412/93.

    Nel caso di interventi indicati nella sezione “percentuale di detrazione” con le lettere A) e B) gli impianti di climatizzazione invernale esistenti devono essere sostituiti con impianti di climatizzazione invernale dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente Ks maggiore o uguale al 90% pari al valore minimo della classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione europea del 18 febbraio 2013 o, per le caldaie a condensazione di potenza superiore a 400 kW, con rendimento termico utile maggiore o uguale a 98,2%, misurato secondo le norme UNI EN 15502.
    Per i soli impianti dotati di  generatori di aria calda a condensazione (indicati nella sezione “percentuale di detrazione” con la lettera C)) è richiesto che siano installati generatori  con rendimento termico utile riferito al potere calorifico inferiore a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale maggiore o uguale a 93 + 2 log (Pn), dove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del singolo generatore, espressa in kW, e dove per valori di Pn maggiori di 400 kW si applica il limite massimo corrispondente a 400 kW.

    Per  i soli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore aventi potenza termica utile maggiore a 100 kW, è inoltre richiesto che:

    1. sia stato adottato un bruciatore di tipo modulante;
    2. la regolazione climatica agisca direttamente sul bruciatore;
    3. sia stata installata una pompa di tipo elettronico a giri variabili o sistemi assimilabili;
    4. il sistema di distribuzione sia messo a punto ed equilibrato in relazione alle portate;

    È ammissibile la trasformazione degli impianti individuali autonomi in impianti di climatizzazione invernale centralizzati con contabilizzazione del calore. È invece esclusa la trasformazione o il passaggio da impianti di climatizzazione invernale centralizzati per l’edificio o il complesso di edifici ad impianti individuali autonomi.

    Devono essere rispettate, inoltre, le norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro).

  • Spese ammesse

    • Smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale;
    • Fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, di impianti di climatizzazione invernale con un generatore a condensazione. Sono ricomprese le spese per l’adeguamento della rete di distribuzione e diffusione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché dei sistemi di emissione;
    • Prestazioni professionali, incluse sia quelle necessarie per la realizzazione degli interventi agevolati (per esempio la prestazione professionale del direttore lavori) sia quelle richieste per fruire del beneficio (ad esempio la prestazione resa per la redazione dell’asseverazione del tecnico abilitato);
    • Imposta sul valore aggiunto (quando costituisce un costo), imposte di bollo, imposte per i titoli abilitativi;
    • Opere provvisionali ed accessorie.

  • Criteri di imputazione spese

    Le spese sostenute per interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione” sono detraibili in base al principio:

    • di cassa*: per le imprese in contabilità semplificata, anche nel caso in cui abbiano esercitato l’opzione per il “registrato” di cui all’art. 18, comma 5 del D.P.R. n. 600/1973.  Tali soggetti devono pagare le spese obbligatoriamente con il bonifico  bancario o postale con il relativo riferimento normativo.
    • di competenza**: per i soggetti titolari di reddito d’impresa in contabilità ordinaria. L’agevolazione non è condizionata dal metodo di pagamento utilizzato (es. assegno, contanti, bonifico, ecc.).


    *Nel caso specifico del pagamento mediante bonifico, le spese si devono considerare sostenute quando la somma di denaro è uscita dalla disponibilità dell’imprenditore. **Ai fini della determinazione del “momento di effettuazione”, l’imputazione delle spese segue le regole generali della competenza previste dall’articolo 109, commi 1 e 2, del TUIR, secondo il quale le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenute, per i beni mobili, alla data della consegna o spedizione, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà o di altro diritto reale, senza tener conto delle clausole di riserva della proprietà. Nell’ipotesi in cui l’investimento sia realizzato mediante un contratto di appalto a terzi, in base ai predetti criteri di competenza di cui all’articolo 109 del TUIR, i relativi costi si considerano sostenuti dal committente alla data di ultimazione della prestazione ovvero, in caso di stati di avanzamento lavori, alla data in cui l’opera o porzione di essa, risulta verificata ed accettata dal committente: in quest’ultima ipotesi, sono agevolabili i corrispettivi liquidati nel periodo agevolato in base allo stato di avanzamento lavori (SAL), indipendentemente dalla durata infrannuale o ultrannuale del contratto.
  • Documentazione da trasmettere

    “Scheda descrittiva dell’intervento” entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere, esclusivamente attraverso l’apposito sito web (https://detrazionifiscali.enea.it). Nel caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti aventi potenza nominale > 100kw deve essere redatta da un tecnico abilitato. La compilazione e la firma da parte di un tecnico abilitato è necessaria nei casi in cui è prevista l’asseverazione (non sostituibile dal certificato del produttore e o dell’installatore) e nei casi in cui è previsto il deposito in Comune della relazione tecnica ai sensi dell’articolo 8 D.lgs. 192/05 e successive modificazioni.

  • Interventi superiori a euro 70.000

    Dal 27 maggio 2022, le imprese che effettuano opere di importo superiore a 70.000 euro devono indicare nell’atto di affidamento che i lavori edili sono eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ai sensi dell’art. 51 D. Lgs. 15.06.2015, n. 81:

    Per lavori edili si intendono quelli riportati nell’allegato X al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, ovverosia:

    • i lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento,
    • la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici,
    • le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile,
    • le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro.
    • lavori di costruzione edile o di ingegneria civile,
    • scavi, montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.

    Il contratto collettivo applicato, indicato nell’atto di affidamento dei lavori, deve essere riportato anche nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori stessi.

    È onere del committente dei lavori richiedere l’inserimento dell’indicazione dei contratti collettivi ovvero verificarne l’inserimento, in quanto l’omessa indicazione nell’atto di affidamento determina il mancato riconoscimento dei benefici fiscali normativamente previsti.

    Per approfondimenti consultare Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 19/2022

  • Documentazione da conservare

    • Originale della Scheda descrittiva dell’intervento, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario e, nel caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti aventi potenza nominale > 100kw, dal tecnico abilitato;
    • Asseverazione redatta ai sensi dell’art. 8 del DM 6 agosto 2020 da un tecnico abilitato, attestante il rispetto dei requisiti tecnici richiesti. Comprende la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi effettuati. Insieme alla asseverazione va redatto il computo metrico. L’asseverazione del tecnico abilitato può essere sostituita da un’analoga dichiarazione resa dal direttore lavori nell’ambito della dichiarazione sulla conformità al progetto delle opere realizzate, obbligatoria ai sensi dell’art. 8, comma 2, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modifiche e integrazioni;
    • Per impianti con potenza termica utile nominale non superiore a 100 kW l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore. In tali casi l’ammontare massimo delle detrazioni fiscali è comunque calcolato sulla base dei massimali di costo specifici di cui all’Allegato A al D.M. 14 febbraio 2022. Nel caso di sostituzione con impianti  dotati di caldaie a condensazione i requisiti oggetto dell’asseverazione  possono essere comprovati tramite la scheda prodotto o caratteristiche tecniche facente parte delle informazioni rese dal fornitore ai sensi dei Regolamenti della Commissione n. 811/2013 e n. 813/2013, riportante il valore dell’efficienza energetica stagionale del riscaldamento d’ambiente Ks della caldaia e, nell’ipotesi di contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluta, anche con la scheda prodotto del dispositivo di controllo della temperatura che deve appartenere alle classi V, VI oppure VIII della Comunicazione della Commissione 2014/C 207/02. In tutti e tre i tipi di intervento occorre anche la certificazione del produttore (o fornitore) delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica (o di altro tipo di regolazione) che attesti il rispetto dei requisiti oggetto dell’asseverazione;
    • Schede tecniche dei generatori installati;
    • Copia della dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08  e libretto di impianto;
    • Ove prevista dalle norme edilizie, copia della relazione tecnica di cui all’art. 8, comma 1, D.Lgs. n. 192/2005;
    • Fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa di realizzazione degli interventi effettuati;
    • Se l’impresa adotta la contabilità semplificata occorre conservare il bonifico bancario o postale (anche on line) da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato;
    • Altra documentazione relativa alle spese riferite all’intervento (ad esempio per pagamenti relativi ad oneri di urbanizzazione, ritenute d’acconto operate sui compensi, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, eventuali autorizzazioni e denunce di inizio lavori);
    • Autocertificazione dalla quale risulti che il contribuente non fruisce di eventuali altri contributi riferiti agli stessi lavori;
    • Dichiarazione del proprietario di consenso agli interventi eseguiti dal detentore.
    • Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 2000 che attesti che il contribuente non ha usufruito delle modalità alternative alla fruizione diretta della detrazione (sconto in fattura o cessione del credito);
    • Stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa;
    • Per gli interventi sulle parti comuni dell’edificio:
      • Dichiarazione dell’Amministratore condominiale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino e la misura della detrazione;
      • In assenza di amministratore o in assenza di tale dichiarazione, sarà necessario conservare tutta la documentazione inerente la spesa sostenuta inclusa copia della delibera assembleare e della tabella millesimale di ripartizione della spesa;
      • In mancanza del codice fiscale del condominio minimo, autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari facenti parte del condominio.

  • Cumulabilità con altre agevolazioni

    ECOBONUS e SISMA BONUS: Se le opere per le quali si intende fruire del “Sisma bonus” sono eseguite congiuntamente ad opere di riqualificazione energetica (agevolabili ai sensi della legge n. 296/2006) è possibile considerare autonomo limite di spesa, nel rispetto degli importi massimi stabiliti dalla norma di riferimento.

    ECOBONUS CON ALTRE AGEVOLAZIONI:

    1. La detrazione d’imposta “Ecobonus” non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da altre disposizioni di legge nazionali;
    2. Dal 3 gennaio 2013 la detrazione fiscale per gli interventi di risparmio energetico è cumulabile  con specifici incentivi concessi da Regioni, Province, Comuni che non prevedano l’incompatibilità tra le due agevolazioni e, quindi, la non cumulabilità. Se compatibili, le detrazioni possono comunque essere richieste per la parte di spesa eccedente gli incentivi concessi dagli enti territoriali;
    3. Con riferimento specifico ai certificati bianchi, essi non sono cumulabili con altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, destinati ai medesimi progetti, fatto salvo, nel rispetto delle rispettive norme operative e nei limiti previsti e consentiti dalla normativa europea, l’accesso a:
    1. fondi di garanzia e fondi di rotazione;
    2. contributi in conto interesse;
    3. detassazione del reddito d’impresa e, a decorrere dal 1° gennaio 2020, i crediti di imposta riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature. In tal caso il numero di Certificati Bianchi spettanti è ridotto del 50%. Non essendo l’incentivo “Ecobonus” una detassazione del reddito d’impresa o un credito d’imposta, ma una detrazione d’imposta, i progetti di efficientamento energetico che consentirebbero all’impresa di ottenere i certificati bianchi NON POSSONO godere neppure parzialmente di detrazione “Ecobonus”. Ecobonus e certificati bianchi sono quindi alternativi.


    ATTENZIONE! Nel caso di lavori effettuati nell’ambito di un condominio, ogni condòmino, per la parte di spesa a lui imputabile, può decidere se fruire del Bonus facciate o della detrazione prevista per gli interventi di efficienza energetica, indipendentemente dalla scelta operata dagli altri condomini; ciò a condizione, tuttavia, che gli interventi rispettino i relativi requisiti richiesti e che siano rispettati gli adempimenti specificamente previsti in relazione a ciascuna agevolazione
  • Deducibilità dei costi sostenuti e rimasti effettivamente a carico del beneficiario dell'agevolazione

    Affinchè i costi relativi alla ristrutturazione o manutenzione delle unità immobiliari (proprie o di terzi) connessi agli interventi agevolati siano deducibili devono presentare un nesso di causalità (anche potenziale o di prospettiva) con l’attività svolta dal proprietario/conduttore dell’unità immobiliare oggetto di intervento. Deve quindi essere verificata la sussistenza di un legame non generico tra la spesa sostenuta e l’attività svolta dal beneficiario da ricercare nel contenimento dei suoi costi di approvvigionamento dei combustibili per il riscaldamento dell’unità immobiliare oggetto degli interventi ovvero il miglioramento in termini di vivibilità e/o riduzione dei rischi per le persone che utilizzano l’unità immobiliare nello svolgimento dello loro mansioni. La deducibilità del costo non condiziona la fruibilità della detrazione legata solamente al tipo di intervento effettuato.

  • ESG - Impatto ambientale

    La sostituzione di un impianto di riscaldamento in un immobile già esistente contribuisce alla riduzione dell’utilizzo di combustibili e, di conseguenza, ha un impatto ambientale positivo in termini di minori emissioni di CO2 generate dai fabbricati d’impresa.

    Il minor impatto ambientale derivante dalla sostituzione di un impianto di riscaldamento deve essere valutato considerando sia le caratteristiche complessive dell’immobile sia gli effetti di tutti gli interventi effettuati sullo stesso capaci di contribuire complessivamente alla riduzione delle emissioni.

    Ai fini della rendicontazione di sostenibilità definita dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), l’intervento di sostituzione di un impianto di riscaldamento può quindi rappresentare un’iniziativa da includere nel piano di transizione. Il singolo intervento non ha sicuramente un impatto significativo in termini di minori emissioni. Deve essere valutato in ottica di insieme con altri interventi di riqualificazione energetica per avere la dimensione esatta del risparmio energetico ottenuto.

A chi puoi rivolgerti